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PRESENTAZIONE, "LA CHIROPRATICA IN BREVE"

 

CHE COSA È LA CHIROPRATICA?

 

La chiropratica è un sistema sanitario naturale basato sull’abilità innata a guarire.  Ci sono 3 strategie distinte per i vari sistemi sanitari..  La prima consiste nel trattare le malattie ed i sintomi, la seconda nel prevenire le malattie e l’ultima nel promuovere la salute.  La chiropratica decisamente promuove la salute e infatti, fu proprio la professione chiropratica a coniare la parola Wellness negli anni 80’…

La scienza della chiropratica è basata sull’anatomia del corpo.  La chiropratica parte dal presupposto che il corpo possieda una saggezza interna che guida e regola ogni cellula, tessuto, organo e sistema del corpo continuamente.  Questa intelligenza innata istintiva controlla le battute del cuore, la pressione sanguigna, la produzione degli ormoni, la secrezione dell’insulina, la funzione digestiva, ecc; ci ha creato e coordinato da due cellule e alla fine il suo compito è quello di controllare 70 mila miliardi di cellule e oltre 300.000 diversi processi fisiologici.  L’intelligenza interna crea 3 milioni di cellule al minuto.  Questa saggezza è la guida che coordina tutti i messaggi dentro il corpo; è quello che protegge la nostra vita e crea la vita…

La buona salute dipende dall’abilità di adattare e confrontare le varie forme di stress in un modo costruttivo. Il più avanzato super computer biologico garantisce questo e si chiama sistema nervoso!

I dottori in chiropratica usano la deduzione per quanto riguarda la scienza di vita; i chiropratici riconoscono che il corpo ha un’abilità innata ad esprimere il suo potenziale di salute al massimo; questa è la filosofia della chiropratica.  In altre parole, se il nostro corpo è intelligente, e certamente lo è, e se è controllato dal sistema nervoso, e lo è, deve avere l’abilità di auto-guarigione ed essere potenzialmente perfetto.  Liberare questo potenziale di auto-guarigione è il fondamento della chiropratica.

La professione di chiropratico è una scienza, una filosofia e un’arte.  Il dottore in chiropratica applica la sua conoscenza ed esperienza, che conta diverse migliaia di casi clinici, e le applica a ogni paziente individualmente.  Aggiustare la colonna vertebrale è un arte: richiede conoscenza, destrezza e abilità per localizzare e correggere le sublussazioni vertebrali che interferiscono con l’abilità del corpo di funzionare correttamente e  guarire.  È una abilità molto raffinata, sviluppata con migliaia di aggiustamenti ed esperienza clinica.

 UNA NUOVA ARTE, SCIENZA E FILOSOFIA…

Il fondatore della chiropratica, Daniel David Palmer (detto “D.D.”), nacque  nel 1845 a Toronto, Canada.  Nel 1887 egli aprì uno studio nel palazzo Ryan a Davenport, Iowa, U.S.A., dove esercitava la professione di “guaritore magnetico”.  Il portiere dell’edificio, un certo Harvey Lillard, era sordo da 17 anni.  D.D. Palmer chiese come fosse diventato sordo e  Lillard spiegò che sforzando la schiena un giorno al lavoro, aveva sentito “uno scricchiolamento” alla schiena e, dal quel momento,  la sua sordità era aumentata, finché non riusciva più a sentire nemmeno il rumore delle carrozze che passavano sotto la sua finestra .

 

◄ Dr. Daniel David Palmer

 “Il Fondatore della Chiropratica”

 

 

 

 

Signor Harvey Lillard ►

“Il Primo Paziente Chiropratico” 

 

Il 18 settembre del 1895, D.D. Palmer esaminò la colonna vertebrale del Signor Lillard, e scoprì che una vertebra era fuori posto rispetto alle altre. Dottor Palmer dedusse che quella potesse essere la causa della sua sordità, e diede una “spinta gentile” alla vertebra. Dopo tre aggiustamenti, Lillard recuperò totalmente l’udito. Palmer  aveva scoperto che una correzione specifica manuale, effettuata su una vertebra non allineata correttamente,  poteva restituire  la salute.

È interessante notare che successivamente i pazienti non si recavano al suo studio per dolori alla colonna, ma per problemi di cuore e altri malesseri.  Palmer era un grande studioso e rapidamente ha assimilato più informazioni possibili sulla fisiologia, anatomia e neurologia. La sua conoscenza del funzionamento del corpo umano era più profonda e ampia di quella dei medici suoi contemporanei che praticavano la medicina tradizionale. Dopo avere aiutato moltissimi pazienti rifiutati dai sistemi di cura tradizionali, la chiropratica  acquistò una significativa fama.

In breve tempo, Dott. Palmer  istituì  una scienza, arte e filosofia  basata  sull'esistenza  di uno strettissimo legame tra la struttura della spina dorsale ed  il funzionamento  del sistema nervoso.  Un suo amico e paziente, il reverendo Samuel Weed, ha coniato la parola chiropratica, dal greco cheir [mano] e pratikos [fare]  (ovvero “eseguire con le mani”), per la scoperta di D.D. Palmer.

La chiropratica è diventata sempre più popolare e nel 1897 il Dottor Palmer ha deciso di aprire una scuola per insegnare questa arte, scienza e filosofia nuova.   Suo figlio, Bartlett Joshua Palmer (detto “B.J.”), nato a What Cheer, Iowa nel  1881, fu uno dei suoi primi allievi ed aveva insieme con D.D. una grande passione e una forte determinazione a diffondere la chiropratica.  Dr. B.J. Palmer è considerato il divulgatore della chiropratica.

◄ Dr. Bartlett Joshua Palmer

“Il Divulgatore  della Chiropratica”

 

 

Dr. Mabel Heath Palmer ►

“La Prima Donna della Chiropratica”

B.J. Palmer iniziò un’intensa ricerca sulla chiropratica, sviluppando tecniche di aggiustamento delle vertebre sempre più precise ed efficaci. Ha inventato diversi macchinari, inclusa una sofisticatissima macchina utilizzata per analizzare gli effetti degli aggiustamenti, l’elettroencefaloneuromentimpografo, una specie di macchina della verità, ma infinitamente più complicata.  Inoltre elevò gli standard educativi  del Palmer College, e prima della sua morte, nel 1961, ha visto la chiropratica diventare il terzo più importante sistema sanitario degli Stati Uniti.

Dr. Mabel Heath Palmer, che incontrò B. J. Palmer durante gli studi, si è laureata in chiropratica nel 1905.  Ha insegnato anatomia al Palmer College per 30 anni ed era nota come autorità in questa materia.  Ha assistito B.J. Palmer, che diventò suo marito, in ogni fase dell’evoluzione della professione.

Dr. David D. Palmer, unico figlio di B.J. e Mabel, ha portato gli standard educativi del Palmer College ad un altissimo livello e ha modernizzato le aule, i laboratori, le cliniche pubbliche, la biblioteca ed il dipartimento di ricerca. Inoltre, “Dr. Dave”, come era noto, ottenne numerosi riconoscimenti da parte di vari enti governativi di educazione e legislazione. Oggi le strutture chiropratiche sono decisamente all’avanguardia, e non hanno nulla da invidiare a quelle di medicina o odontoiatria.   Clicca sul pulsante “Il Dottorato Chiropratico” per visualizzare alcune delle strutture…

 

Dr. David Daniel Palmer e

moglie, Dr. Agnes Palmer

La Chiropratica è basata sul concetto fondamentale che il corpo umano è guidato da un’intelligenza innata ed è capace di guarire e mantenere il corpo sano da solo, se il sistema nervoso non è ostacolato. 

 

I  33 PRINCIPI DELLA FILOSOFIA CHIROPRATICA

Principi Universali 

  1. Primo Concetto…  “Esiste un’intelligenza universale che permea tutta la materia, che le fornisce continuamente e totalmente le sue proprietà ed azioni, mantenendola perciò in esistenza e permettendole nel contempo di esprimersi.”
     

  2. Causa ed Effetto…  “Ogni effetto ha una causa ed ogni causa ha degli effetti.”
     

  3. Il Principio del Tempo…  “Tutte le azioni necessitano di tempo.”
     

  4. Non Esiste Organizzazione Senza la Fatica della Forza…  “La materia non può essere organizzata senza l’applicazione di una forza da parte dell’intelligenza.”
     

  5. Espressione Universale…  “La forza si manifesta come organizzazione nella materia: tutta la materia è organizzata; di conseguenza esiste un’intelligenza universale in tutta la materia.”
     

  6. La Triade dell’Organizzazione…  “Ogni struttura organizzata è una triade composta da tre fattori essenziali e più precisamente intelligenza, materia e forza che li unisce.”
     

  7. La Qualità di Intelligenza Presente nella Materia…  “ La quantità di intelligenza presente in tutta la materia è sempre al 100% ed è sempre proporzionale alle sue necessità.”
     

  8. La Funzione dell’Intelligenza…  “ La funzione dell’intelligenza è quella di creare la forza.”
     

  9. La Quantità di Forza dall’Intelligenza…  “La quantità di forza creata dall’intelligenza e sempre al 100%.”
     

  10. La Funzione della Forza…  “La funzione della forza è quella di integrare intelligenza e materia.”
     

  11. La Funzione della Materia…  “La funzione della materia è quella di esprimere la forza.”
     

  12. Le Caratteristiche delle Forze Universali...  “Le forze dell’intelligenza universale si manifestano quali leggi fisiche, non sono mutabili e modificabili e non si preoccupano per l’ambiente nel quale operano.”
     

  13. Intelligenza nella Materia Organica ed Inorganica…  “L’intelligenza universale dà forza sia alla materia organica che a quella inorganica.”
     

  14. Interferenze di Trasmissione delle Forze Universali…  “Possono esserci interferenze nella trasmissione delle forze universali.”
     

    Principi Biologici
     

  15. Materia  Organica…  “La sostanza di un corpo vivente è costituita da materia organizzata.”
     

  16. Intelligenza Innata…  “Un essere vivente è nato permeato dall’intelligenza dell’universo, chiamata intelligenza innata.”
     

  17. Il Significato della Vita in Termini Chiropratici…  “L’espressione di questa intelligenza innata attraverso la materia è il significato chiropratico di vita.”
     

  18. La Triade della Vita…  “La ‘vita’ è necessariamente l’unione di questa intelligenza e della materia di un essere vivente risultante dalla creazione di speciali forze interne.”
     

  19. Evidenza della Vita…  “I segni della vita (assunzione, eliminazione, crescita, riproduzione, adattamento) sono evidenze dell’intelligenza innata della vita.”
     

  20. La Missione dell’Intelligenza Innata…  “La missione dell’intelligenza innata del corpo è quella di mantenere in uno stato di organizzazione attiva il tessuto vivente di un corpo.”
     

  21. La Perfezione della Triade…  “Per ottenere il 100% di vita, devono coesistere il 100% di intelligenza, il 100% di forza ed il 100% di materia.”
     

  22. La Quantità di Intelligenza Innata…  “Esiste il 100% di intelligenza innata in ogni essere vivente, la quantità necessaria, proporzionata al suo livello di organizzazione.”
     

  23. La Funzione dell’Intelligenza Innata…  “La funzione dell’intelligenza innata del corpo è quella di adattare le forze universali e la materia ai bisogni del corpo, in modo che tutte le parti dell’organismo interno abbiano un’azione coordinata per ottenere un beneficio completo.”
     

  24. Il Principio della Coordinazione…  “La coordinazione consiste nell’interazione armonica di tutte le parti dell’organismo, nell’adempimento delle loro funzioni e scopi.”
     

  25. I Limiti dell’Adattamento…  “L’intelligenza innata del corpo ha la funzione di adattare le forze e la materia ai bisogni del corpo per il maggior tempo possibile purché possa farlo senza violare una legge universale; in altre parole, la sua azione è limitata dai limiti della materia stessa e dal trascorrere del tempo.”
     

  26. La Normalità dell’Intelligenza Innata…  “L’intelligenza innata del corpo è sempre normale e la sua funzione è sempre normale.”
     

  27. La Caratteristica delle Forze Innate…  “Le forze create dall’intelligenza innata del corpo non sono mai indirizzate a danneggiare o distruggere l’organismo vivente nel quale agiscono.”
     

  28. Paragone tra Forze Universali e Innate…  “Al fine di perpetuare il ciclo universale della vita, le forze universali sono, a meno che non siano mutate, di origine distruttiva, mentre le forze innate sono sempre di origine costruttiva per quanto riguarda uno specifico organismo vivente.”
     

  29. Interferenze di Trasmissione delle Forze Innate…  “Possono esserci interferenze nella trasmissione delle forze innate.”
     

  30. La Causa del Mal-essere (Dis-ease)…  “L’interferenza nella trasmissione delle forze innate causa non coordinamento ovverosia Mal-essere (Dis-ease).”


 

 Principi Chiropratici

  1. Il Conduttore delle Forze Innate…  “Negli animali alcune delle forze innate create dall’intelligenza innata del corpo funzionano con o attraverso il sistema nervoso.”

  2. La Legge dell’Offerta e della Domanda…  “La legge della domanda e dell’offerta esiste nel corpo allo stato ideale, dove il sistema nervoso trasmette messaggi, relativi ai suoi bisogni, dal corpo al cervello, che agisce come un’unità centrale di elaborazione per l’intelligenza innata del corpo e dal cervello al corpo per soddisfare tali bisogni.”

  3. Sublussazioni… “L’interferenza nella trasmissione nel corpo è spesso direttamente o indirettamente dovuta alle sublussazioni della colonna vertebrale.”

 

INTELLIGENZA INNATA E FORZA VITALE

Se consideriamo l’intera durata della nostra vita, da quando siamo nati al momento in cui moriremo, ci rendiamo conto che il nostro organismo è costantemente in movimento, perfino durante il riposo.  Le sue cellule muoiono e vengono sostituite di continuo da nuove cellule sane, al ritmo di due milioni e mezzo per ogni minuto della nostra esistenza!  Questo processo rappresenta la normalità funzionale e la salute può essere definita, per l’appunto, come la capacità dell’organismo di sostituire normalmente e costantemente cellule e strutture tessutali.

Vi è un’intelligenza innata in ciascuno di noi, di gran lunga superiore all’intelletto, che ci crea e ci ricrea senza soluzione di continuità.  Perché questo processo possa verificarsi, la forza vitale (impulso mentale) deve poter scorrere nell’intero organismo, raggiungendo tutte le cellule ed i tessuti, con la mediazione del sistema nervoso (cervello, midollo spinali e tutti i nervi).  Ed è l’intelligenza innata a dirigere questa forza vitale verso ogni minima parte del corpo.  Se un ostacolo ne interrompe il fluire, l’organismo perde la capacità di ricrearsi normalmente e ne deriva la malattia.

Solo l’organismo ha la capacità di guarire…  Non c’è pillola, pozione, terapia, operazione chirurgica o altro che possa guarire dall’esterno.  L’organismo ha costruito tutte le malattie note all’uomo dall’interno ed è in grado di curare le stesse malattie, mediante la sua potenza innata.  Quando la forza vitale è ostacolata, l’organismo perde la sua capacità di funzionare normalmente.  I chiropratici riconoscono che qualunque guarigione proviene dall’interno attraverso l’intelligenza innata e, pertanto, non trattano la malattia o i sintomi, ma agiscono affinchè questo impulso mentale innato non incontri interferenze.

Il cervello è protetto dal cranio e le 24 ossa mobili della colonna chiamate vertebre ospitano e proteggono il delicatissimo midollo spinale.  Da ogni articolazione spinale si diramano due radici di nervi che raggiungono ogni cellula, tessuto, organo e sistema del corpo.   


LA SUBLUSSAZIONE VERTEBRALE

Oggetto principale dell’attività chiropratica è la sublussazione vertebrale.  Esiste la sublussazione quando una vertebra perde il normale allineamento superiore ed inferiore, oppure quando una vertebra perde il suo movimento normale.  Queste posizioni o movimenti impropri delle vertebre possono irritare, torcere, stirare o comprimere questi nervi delicati, impedendo all’energia vitale di scorrere correttamente attraverso il nostro corpo. Come conseguenza della comunicazione essenziale ostacolata, l’appropriato funzionamento dei tessuti, organi e sistemi forniti da questi nervi può risultare compromesso.

Il compito del dottore in chiropratica è di rimuovere la sublussazione, consentendo all’impulso mentale di raggiungere le cellule tessutali e sostituire quelle anormali con nuove cellule normali.  Questa è la guarigione…  Quando una sublussazione è corretta e se ne evita la ricorrenza, in modo che le cellule ricevano l’impulso mentale in condizioni ottimali, l’organismo beneficia di una maggiore capacità di guarire e di mantenersi sano.

 

I CINQUE COMPONENTI DELLA SUBLUSSAZIONE

1.  CHINESIOPATOLOGIA SPINALE: (Disallineamenti vertebrali ed alterazioni della mobilità spinale).  Traumi fisici, chimici e mentali/emotivi  possono causare gli squilibri vertebrali e provocare gli altri quattro componenti:

2.  NEUROPATOLOGIA: (Danno e disfunzioni del sistema nervoso). Una scorretta mobilità o malposizione della ossa vertebrali, può irritare, torcere, stirare e comprimere nervi e tessuti neurologici delicati.  Questo può danneggiare la funzionalità dei tessuti, degli organi e dei sistemi controllati da questi nervi.

 

3.  MIOPATOLOGIA: (Disfunzioni dei muscoli).  I muscoli che sostengono la colonna vertebrale si possono indebolire ed atrofizzare o irrigidire e causare spasmi.  Questo a causa della presenza di tessuto cicatriziale e di aderenze che rendono i muscoli poco elastici.

 

4. ISTOPATOLOGIA: (Alterata funzionalità dei tessuti molli – dischi, legamenti, tendini).  Anche i dischi intervertebrali, i legamenti ed altri tessuti molli possono essere oggetto di disfunzioni.  Questi importanti tessuti hanno una scarsa irrorazione sanguigna; pertanto, il più delle volte, richiedono cure costanti anche dopo l’alleviarsi dei sintomi.

 

5. PATOFISIOLOGIA SPINALE:  (Decadimento della colonna  e disfunzionamento dell corpo).  Con il tempo, la salute della colonna vertebrale degenera ed il corpo risponde con l’insorgenza di becchi osteofitici (sporgenze dell’osso), i quali si fondono tra loro, creando blocchi vertebrali.  Anche altri organi e tessuti possono degenerare, se i nervi a loro afferenti sono stati danneggiati. 

 

IL DECADIMENTO DELLA SUBLUSSAZIONE

I denti possono cariarsi senza segnalare alcun sintomo.  In un modo analogo, le vertebre possono decadere senza che se ne avvertano i sintomi ovvi.  Non sarebbe assurdo  prendere anti-dolorifici per le carie invece di curare i denti?   Trascurando le sublussazioni si arreca un serio danno alle vertebre e  si compromette la salute. Ovviamente sarebbe prudente correggere queste sublussazioni invece di nascondere i sintomi oppure aspettare che sopraggiunga un danno peggiore.  La sublussazione determina un'interferenza nervosa che si riflette sulle parti del corpo governate dai nervi interessati. La sublussazione provoca alterazioni sia della struttura ossea che dei nervi che, se ignorate, tendono ad aggravarsi con il tempo. Queste alterazioni si manifestano come una degenerazione progressiva definita "decadimento della sublussazione". Conoscendo il tipo e la quantità dei danni provocati, è possibile determinare con una certa approssimazione il momento di insorgenza della sublussazione.

Il noto medico William H. Kirkaldy-Willis, ricercatore scientifico,  propone un modello di 5 fasi di decadimento.  Per semplificare le fasi, un modello di decadimento con tre o quattro fasi è frequentemente usato come quello presentato qui sotto:

Condizione normale   Questa è una radiografia cervicale laterale. Come nelle altre immagini di questa pagina, il paziente è rivolto verso la destra dello schermo, pertanto è visibile il lato sinistro del collo. Possiamo definire quest’immagine una colonna vertebrale "normale." Confronta questa colonna vertebrale con le altre immagini di questa pagina. Nota la naturale curva anteriore del collo, che contribuisce ad assorbire gli urti. Nota che ciascuno degli spazi intervertebrali tra C2 (la seconda vertebra cervicale) e C7 sono marcati e regolari, anche questa una condizione normale. Nota inoltre che le porzioni frontali (a destra della radiografia) di ciascuna vertebra (chiamate 'corpo' vertebrale) sono discretamente squadrate con contorni lisci e ben definiti: questa è la condizione normale della porzione cervicale della colonna. Le vertebre normali delle altre porzioni della colonna hanno caratteristiche simili a quelle che vediamo qui. Le sublussazioni non corrette provocano inesorabili alterazioni progressive che pregiudicano sia la struttura che la funzione della colonna vertebrale, oltre a danni neurali e ai conseguenti problemi causati dall'anomalia degli impulsi nervosi. 

Prima Fase   La prima fase della degenerazione della sublussazione si riscontra nelle sublussazioni presenti per periodi fino a vent'anni. Questa fase è caratterizzata da perdita o riduzione della normale curvatura della colonna. In questo esempio, puoi vedere come sia sparita la naturale curva anteriore (lordotica). La colonna ha addirittura sviluppato una curvatura del collo opposta. Inoltre, gli spazi intervertebrali presentano una lieve alterazione della forma. Un elemento positivo è la condizione dei corpi vertebrali (la parte anteriore e squadrata delle vertebre) che ancora mostrano contorni lisci. Il movimento segmentale potrebbe essere alterato, ma il movimento complessivo è probabilmente normale. Oltre l'80% delle persone affette da degenerazione della sublussazione in prima fase non avvertono dolore. Per questo, se non si interviene, la degenerazione di prima fase progredisce nel tempo fino a raggiungere la fase successiva.

Seconda Fase  La seconda fase della degenerazione della sublussazione si riscontra generalmente nelle sublussazioni presenti per un periodo variabile tra i 20 ed i 40 anni. Questa fase ha alcune caratteristiche in comune con quella precedente, tra cui la perdita della curvatura e della posizione naturale e l'alterazione del movimento segmentale. Oltre a ciò, la colonna vertebrale con degenerazione di seconda fase spesso manifesta una riduzione dell'ampiezza di movimento dell'area cervicale. La radiografia già evidenzia accumuli di calcio su alcune porzioni della colonna. Per queste alterazioni si utilizzano diverse definizioni, fra cui artrite o osteofitosi. Gli spazi tra le vertebre interessate sono visibilmente ridotti e possono apparire completamente schiacciati. Sebbene la maggior parte delle persone affette da degenerazione della sublussazione di seconda fase non abbia sintomi, alcuni possono iniziare ad accusare rigidità e indolenzimento. Ancora, se non si interviene la degenerazione di seconda fase progredisce lentamente verso la fase successiva. 

Terza Fase   La terza fase di degenerazione della sublussazione è il risultato di sublussazioni portate avanti per periodi compresi tra i 40 ed i 65 anni. Questa fase mostra le stesse caratteristiche della precedente, ma in forma più grave. Le curvature sono anomale, gli spazi intervertebrali sono ampiamente ridotti ed alterati. In questa fase gli accumuli di calcio sulle vertebre sono importanti. Generalmente, i pazienti con degenerazione di terza fase mostrano un'ampiezza di movimenti limitata e probabilmente altri sintomi. La forma delle vertebre appare chiaramente alterata. La radiografia evidenzia sporgenze calcificate, i cosiddetti 'becchi osteofitici'.  Questo non vuol dire però che alla fine del trattamento saranno eliminati tutti o anche solo alcuni dei becchi osteofitici: spesso il corpo è in grado di adattarsi alla presenza di questi depositi di calcio e pertanto i progressi del paziente possono essere valutati esclusivamente in termini funzionali. Anche in questo caso, se non individuata, la degenerazione di fase tre progredisce lentamente verso la fase successiva.

Quarta Fase    La degenerazione della sublussazione in quarta fase corrisponde alle sublussazioni lasciate indisturbate per oltre 65 anni. La fase quattro rappresenta una condizione particolarmente grave con importanti conseguenze su qualità e aspettativa di vita del paziente. L'imponente danno neurologico, provocato negli anni dalla sublussazione sfociata in una fase quattro, costituisce una seria minaccia per lo stato di salute del paziente. Gli esami radiografici alla quarta fase mostrano severe alterazioni strutturali. Le vertebre esibiscono importanti becchi osteofitici, gli spazi intervertebrali non sono chiaramente distinguibili e le ossa appaiono fuse tra loro. In queste condizioni, il paziente soffre di gravi limitazioni della mobilità e probabilmente di diverse altre affezioni. In fase quattro non è possibile alcuna terapia di ripristino, ma si può intervenire per ridurre la sublussazione al fine di migliorare la qualità della vita. I pazienti con degenerazione di quarta fase presentano condizioni strutturali e neurologiche particolarmente gravi, ma non sono affatto senza speranza. Molti pazienti in questa fase conseguono miglioramenti significativi di sintomi, condizione, mobilità e qualità della vita.

 

LE CAUSE DELLE SUBLUSSAZIONI

Qualunque stress fisico, chimico o mentale/emotivo superiore alla resistenza interna provocherà una sublussazione…

Alcuni esempi di stress fisico

               

Colpo di frusta/incidenti d’auto,  il trauma subito dal nascituro durante il parto, cadute e traumi,  vita sedentaria, lavoro eccessivo, posizioni errate, zaini pesanti, onde elettromagnetiche, sforzi fisici impropri, e molti altri…

Clicca su “Bimbi e ragazzi" sul menu sopra  per trovare più informazioni di traumi subiti dal nascituro e sulla sindrome della morte infantile improvvisa.

Alcuni esempi di stress mentale o emotivo

                          

Insufficiente riposo, colpevolezza, rabbia, ansietà, depressione, paura, problemi finanziari, difficoltà con relazioni personali, problemi di lavoro, e molti altri…

 

Alcuni esempi di stress chimico

                       

Alcool, caffeina, nicotina, pesticidi, tossine di ogni genere, droga, inquinamento ambientale, deficienze nutrizionali, cibi processati e raffinati, farmaci, e molti altri.

 

 

LA PRIMA VISITA CHIROPRATICA

Dopo aver comunicato i dati personali  all’assistente, un breve video spiegherà l’essenza della chiropratica, il funzionamento del sistema nervoso, cos’è la sublussazione vertebrale e altri concetti importanti.

Il chiropratico effettuerà un’ anamnesi ed eseguirà un esame della postura e della colonna vertebrale.  Palpazione statica e dinamica sono usate per rilevare spostamenti vertebrali, perdita delle curve fisiologiche, alterazioni della mobilità vertebrale e squilibri della colonna vertebrale. Le radiografie sono visionate per studiare il decadimento vertebrale e gli squilibri della colonna, le curve fisiologiche e gli spostamenti vertebrali.

Se il suo è un caso chiropratico, sarà consigliato un programma specifico, che include una serie di aggiustamenti chiropratici.  Possono anche essere consigliati degli esercizi, tecniche per scaricare lo stress, modifiche nelle abitudini alimentari,  e altro, secondo l’esigenza del caso.

 

L’AGGIUSTAMENTO CHIROPRATICO

 

Dopo anni di insegnamento ed esperienza i dottori in chiropratica diventano esperti nell’applicare la giusta quantità di forza, con la profondità e velocità della correzione e la direzione precisa e ben studiata.  Ci sono molte tecniche usate per ripristinare il movimento corretto delle vertebre e per riallineare la vertebra fuori sede. Di solito il chiropratico usa le mani, ma può utilizzare uno strumento specializzato come il martello “attivatore”,  o applicare i cunei S.O.T. per aggiustare l’osso sacro e il bacino.  Ci sono anche i lettini speciali con segmenti che si spostano e cadono quando spinti, sviluppati dopo anni di ricerca dai chiropratici.  A volte, il chiropratico è particolarmente interessato alla 1° vertebra cervicale (l’atlante) e usa una tecnica molto specifica e precisa per aggiustare questo importante segmento cervicale.

Ogni aggiustamento è fatto secondo l’età, misura corporea e problemi spinali specifici. Può essere un movimento veloce oppure una pressione lenta e costante.  La Chiropratica è un’arte come è una scienza.   Anche i neonati possono ricevere gli aggiustamenti – ci sono tecniche specificamente studiate per loro, spesso utilizzando una pressione digitale specifica.

 

    

Spesso un paziente sente “uno scricchiolio” durante l’aggiustamento…  Questi rumori sono generati quando del gas viene liberato dal fluido articolare durante una distrazione veloce delle superficie articolari.  È simile al rumore che si sente quando si apre una lattina di Coca Cola e non è dannoso in alcun modo per le vertebre.

Lo scopo dell’aggiustamento è sempre quello di normalizzare il funzionamento spinale e di  rimuovere l’interferenza nel sistema nervoso.  Rimuovendo le interferenze del sistema nervoso si permette alle capacità innate di guarigione di funzionare correttamente.  Non deve essere confuso con una “manipolazione”…  La letteratura scientifica avverte che, “Una correzione vertebrale è molto più sicura ed efficace quando è effettuata da un dottore in chiropratica.” 

Manga P., Angus D., et al., “The Effectiveness and Cost Effectiveness of Chiropractic Management of Low Back Pain.”  The Ontario Ministry of Health. Ottawa, Canada. (Aug. 1993). 

L’IMPORTANZA DI UNA POSTURA CORRETTA


La postura è lo specchio della colonna vertebrale.  Essenzialmente, la postura è la posizione del corpo nello spazio.  La postura ottimale è uno stato di bilancio muscolo-scheletro che protegge le strutture di sostegno del corpo contro infortunio o deformità progressiva, al lavoro o a riposo. Con una postura corretta il posizionamento delle articolazioni assicura uno stress minimo al corpo.  La postura scorretta invece, aumenta lo stress sulle articolazioni.  Questo aumento dello stress può essere compensato con una muscolatura forte, ma se i muscoli sono deboli, o se le articolazioni mancano  di mobilità o ne hanno troppa, ci possono essere deterioramento e modificazione.  Inoltre, possono esserci danno e cambiamenti ai tessuti molli circostanti.

La postura coinvolge pure il concetto “catena-maglia” della meccanica corporea in cui problemi ovunque lungo il “corpo catena” possono creare problemi sotto o sopra quel punto.  Per esempio, un dolore sul ginocchio può essere causato dagli squilibri delle articolazioni pelviche.  Gli effetti di una postura errata possono anche coinvolgere il sistema respiratorio, digestivo, circolatorio e muscolo-scheletrico.  Come si sviluppa una postura errata?

       

 

LE CAUSE DELLA POSTURA ERRATA

Le cause della postura scorretta possono essere divise in due categorie: posizionale e strutturale.  Le cause strutturali sono sostanzialmente deformità anatomiche permanenti, non riconducibili a correzione con mezzi conservativi.  Le cause posizionali includono:

  • Abitudini posturali sbagliate—per qualsiasi motivo, l’individuo non mantiene una postura corretta.
  • Fattori psicologici, specialmente scarsa autostima.
  • Processi dello sviluppo e degenerativi normali.
  • Dolore come risultato per aver assunto posizioni per evitare un dolore.
  • Sbilanciamenti, spasmi e contratture muscolari.
  • Problemi respiratori.
  • Debolezza generale.
  • Eccessivo peso corporeo.
  • Perdita dell’abilità del corpo di percepire il suo senso di posizione.

                    

 

AUTO-VALUTAZIONE DELLA POSTURA

“LA PROVA DEL MURO”


Rimani in piedi con la zona occipitale della testa che tocca il muro e i talloni a 15 cm dal battiscopa.   Con i glutei che toccano il muro, controlla la distanza con la tua mano tra la colonna lombare e il muro,  e quella tra il tuo collo e il muro.  Se la distanza dal muro è entro i 2 o 3 cm. dalla colonna in basso, e di 5 cm. dal collo la postura è buona.  Se no, potresti beneficiare della chiropratica per restaurare le curve fisiologiche e avere una postura normale.

“LA PROVA DELLO SPECCHIO”

 


Sempre in piedi, DAVANTI ad uno specchio (a misura intera) controlla se: 1.  Le spalle sono livellate,  2.  La testa è dritta,  3.  Gli spazi tra le braccia ed i fianchi sono eguali,  4.  Il bacino è livellato,  5.  Le caviglie sono dritte.  Sempre in piedi con IL FIANCO davanti allo specchio…  È più facile fare questo controllo con l’aiuto di qualcuno.  Controlla se:  1.  La testa è eretta, non piegata in avanti o indietro,  2.  Il mento è parallelo al pavimento, non piegato in avanti o indietro,  3.  Le spalle sono in linea con le orecchie, non piegate in avanti o indietro,  4.  L’addome è piatto,  5.  Le ginocchia sono dritte,  6.  La colonna in fondo ha una curva leggera (non troppo piatta, o troppo curvata).

 

 

CORREGGERE GLI SQUILIBRI POSTURALI

Il chiropratico deve prima esaminare il paziente accuratamente per individuare gli squilibri e l’esame dovrebbe comprendere le seguenti procedure:

  1. L’osservazione del paziente mentre si muove e quando è seduto.

  2. Misurare o stimare la deviazione dall’ideale della postura eretta usando il piombino, o l’apparecchiatura specificamente studiata per analizzare la postura.

  3. Analisi 3 dimensionale.

  4. Esami della flessibilità della colonna vertebrale intera – flessione, estensione, flessione laterale e  torsione.

  5. Misurare la lunghezza muscolare ed eseguire le prove di forza muscolari.

  6. Allineamento spinale segmentale.

  7. Radiografie in posizione ortostatica.

La postura è frequentemente migliorata con la chiropratica, particolarmente quando il paziente segue un programma di ginnastica specifica, crea un posto di lavoro ergonomico, e cambia le sue abitudini posturali.  Le lastre viste sotto dimostrano i cambiamenti cervicali nella 1°, 2°, e 3° fase di decadimento con gli aggiustamenti chiropratici.  I pazienti che sperimentano un grande cambiamento posturale ottengono il beneficio di un miglioramento della meccanica spinale e, naturalmente, un enorme trasformazione globale della propria salute.

DECADIMENTO DELLA

SUBLUSSAZIONE

 

FASE 1

(modello di 3 fasi)

  PRIMA DOPO

DECADIMENTO DELLA

SUBLUSSAZIONE

 

FASE 2

(modello di 3 fasi)

  PRIMA DOPO

DECADIMENTO DELLA

SUBLUSSAZIONE

 

FASE 3

(modello di 3 fasi)

  PRIMA DOPO

 

 

 

I TIPI DI PROGRAMMI CHIROPRATICI

La prima cosa che i pazienti desiderano è di sentirsi meglio.  Per questo, le sedute all’inizio durante la fase intensiva sono frequenti e programmate per iniziare a ridurre gli squilibri spinali.  Secondo l’età, severità, cronicità, tipo di problema e stile di vita, sedute ripetute durante settimane o mesi possono essere necessarie per dare sollievo ai sintomi e stabilizzare la colonna.  Quando i dolori o i sintomi sono ridotti o scompaiono, un programma di correzione per una guarigione più completa è indicato.  Danni dei muscoli e tessuti molli possono essere presenti anche dopo che ci si sente meglio.  A questo punto la frequenza della cura viene ridotta.  Dopo il recupero del suo problema originario, un regolare “check-up” può mantenere il benessere della sua colonna ed il suo progresso continuo.   Una visita periodica può anche scoprire problemi prima che diventino seri.

Aggiustamenti chiropratici periodici possono mantenere il benessere sia della colonna vertebrale che del sistema nervoso.  Le persone attive, quelle che sperimentano molto stress dal lavoro, e quelle che devono sforzare la colonna o assumono posizioni non ideali, trovano che una cura preventiva dà molto beneficio.  Altre scelgono di venire nello studio solamente quando sono in crisi, o quando ritornano i sintomi.    Questo tipo di cura normalmente non è consigliabile, ma la chiropratica può aiutare tutti i tipi di pazienti, qualsiasi sia il livello di salute che si vuole raggiungere.  Quanto a lungo uno decide di beneficiare della chiropratica è una sua scelta.

Wellness è il concetto di adottare una varietà di abitudini salutari per un funzionamento ottimale su tutti i livelli: fisico, mentale e spirituale, insieme con gli aggiustamenti periodici.  Cose complicate come il corpo umano possono essere “riparate” e poi trascurate…  Questo è il motivo per cui il dottore in chiropratica consiglia dei check-up regolari.  Come mantenere la sua macchina, la famiglia, o il suo peso ideale, mantenere l’integrità del suo sistema nervoso richiede un investimento continuo.

Ci sono persone che desiderano soltanto un sollievo dai sintomi e altre che vogliono raggiungere il più alto livello di salute e qualità di vita possibile con la chiropratica.  Qualunque sia il tuo obiettivo per la salute, la chiropratica può aiutarti a raggiungerlo.  Quanto vuoi beneficiare della chiropratica è sempre una tua scelta…


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